Verso la Finale: parola ai protagonisti
La Del Toro Primo Asinalonga è in finale. Questo il primo dato di fatto dopo la serie contro Monteroni vinta 2-0 sbancando domenica il campo avversario e riconfermandosi poi tra le mura amiche del PalaGiannini.
Tra i protagonisti dell’intera stagione, e a maggior ragione di questi Playoffs che valgono – ricordiamo – l’accesso alla Serie D, ci sono senza dubbio Coach Frati, il capitano Leonardo Mancini e il veterano Alessandro Politici, vero punto d’unione tra le prime annate della squadra senior nel campionato UISP senese e questa avventura nel FIP, nata subito sotto la stella della vittoria in 1^ Divisione e ora ad un passo da un nuovo, importantissimo salto di categoria.
Ciao Coach e complimenti per la vittoria di ieri. Intanto ti chiedo un commento a questa serie di semifinale contro Monteroni.
Due partite di grande intensità agonistica, molto emozionanti e vinte dalla squadra che ha creduto maggiormente nella possibilità di farlo.
Cos’è cambiato eventualmente rispetto alle sfide col Monteroni di stagione regolare, tatticamente parlando e non?
Nell’unica nostra sconfitta di quest’anno contro di loro venivamo da una striscia di 10 vittorie consecutive e abbiamo avuto un calo comprensibilissimo di intensità nella parte finale dell’incontro. Allo stesso tempo loro si presentarono senza mio figlio, infortunato, principale terminale offensivo, questo moltiplicò il loro impegno e le loro forze. Direi che, complessivamente, nelle 4 partite abbiamo sempre dimostrato di essere superiori (e il campo lo certifica N.d.r.).
Ora quali sono le aspettative per la finale?
Siamo pronti e carichi mentalmente. Purtroppo non so se potrò disporre di Mazzi che stamani sarà sottoposto a risonanza magnetica per un ginocchio gonfio che, al momento, gli impedisce anche di camminare. Le nostre rotazioni, ampie e regolari durante la stagione, si stanno un po’ riducendo, perché non tutti sono abituati ai livelli di intensità agonistica dei playoffs. Speriamo di recuperare Eugenio e contemporaneamente di far salire l’intensità di tutti.
Sono certo che ti auguri che tutti i tuoi ragazzi e la società si godano fino in fondo questo momento, come è giusto che sia, senza pensare agli scenari che potrebbero aprirsi in caso di salto di categoria o meno…
Queste cose sono di competenza esclusiva della società: sono abituato da sempre a rispettare ruoli e competenze. Il momento è davvero bello e la palestra piena, rumorosa ed entusiasta di ieri lo dimostra. Ed è un fatto incontestabile che questa società, fatta di persone serie, ormai diventati amici, ha saputo in pochi anni, dal nulla, costruire un qualcosa di solido e, spero, duraturo.
Ciao Alessandro, raccontaci le tue sensazioni dopo la serie vinta contro Monteroni…
Con loro per tanti motivi è sempre un derby. Per le amicizie che ci legano fuori dal campo e per vecchia ruggine sul campo. Sono molto contento del risultato della mia squadra contro un avversario forte ed ostinato come il Monteroni. Quello che reputo indescrivibile è stato il seguito a queste due partite. Il pubblico, i ragazzi delle nostre giovanili e tutti gli altri che erano a vedere la partita in piedi a tifare l’Asinalonga con cori e tamburi. In pochi posti si ha un pubblico caloroso così. E’ stato lo sprint in più che ci serviva, il sesto uomo sempre in campo.
Stasera c’è gara 2 dell’altra semifinale, Affrico ancora favorito e già in vantaggio 1-0: cosa ti aspetti dalla serie finale che sta per arrivare?
Affrico è una squadra che ha dimostrato di essere la più costante, mantenendo il primato per quasi tutto il campionato. E’ sicuramente favorita ma Valdambra ha dalla sua parte giocatori con esperienza abituati a giocarsi queste partite. Le pesanti assenze di Valdambra credo che possano fare la differenza, altrimenti credo che potrebbe essere una serie che potrebbe andare a gara 3.
Dopo le due sfide di stagione regolare, quali pensi siano i temi tecnico/tattici della finale?
Dipende con chi andiamo in finale. Con Affrico sicuramente i loro esterni sono ottimi tiratori e penetratori, con ottimo controllo di palla. Valdambra è una squadra che gioca molto di fisico, aggressiva e che picchia. Con arbitri che non lasciano giocare finiscono presto il bonus e i liberi possono fare la differenza…
Tu sei ormai il veterano della squadra, sei partito con la prima formazione UISP “traghettando” l’Asinalonga ad un passo dalla Serie D. Ti riconosci in questa figura?
Quando sono arrivato ho trovato una società acerba, ma con le idee chiare e tanta voglia di fare. Oggi questa società è maturata e ha una possibilità storica, dopo pochi anni, di entrare nel basket che inizia a contare. Questa è una vittoria per tutti a prescindere dal risultato che avrà la finale. Il fatto di aver seguito ogni anno questa idea e aver partecipato attivamente per dare una mano a raggiungere questi risultati mi rende fiero del gruppo Asinalonga!
E’ il turno, last but not least, di Capitan Mancio: il Coach e Alessandro ci hanno raccontato le emozioni di una serata come quella di ieri, quali sono le tue dopo poche ore dal raggiungimento della finale?
Devo dire che con il coach avevano già avuto esperienze simili insieme… ma dopo tanti anni riprovarle e per giunta insieme a lui e ad altrettante stupende persone è veramente una cosa fantastica!
Affrico, già in vantaggio 1-0 nel momento in cui scrivo, nell’altra semifinale contro Valdambra, sembra l’avversario più probabile per la finale. Quali credi saranno le difficoltà nell’affrontarla almeno altre due volte prima del traguardo?
Secondo me ancora non è detto che Affrico riesca a raggiungere la finale perché Valdambra è una squadra molto ostica. Ma se così fosse, come ho già detto al mio coach, secondo me sarebbe molto meglio per noi incontrare questa Affrico perché il suo tipo di gioco permette a noi di esprimere un gioco migliore rispetto a Valdambra.
Certo che – dando per “scontata” la vittoria in gara 2 – se Giacomo non avesse messo quel tiro sulla sirena a Monteroni, forse saremmo qui a preparare una gara 3 in trasferta e con altre prospettive invece che una serie finale guadagnata da tutto il gruppo in sole due partite…
Sì per me Jack è veramente stato importante quest’anno per il nostro gruppo perché riesce a darci una carica soprattutto in difesa che a volte ci dimentichiamo di avere. Quindi anche se a parere di tutti il canestro di gara uno è stato un po’ fortunoso devo dire che ripaga il mio compagno di squadra Jack a cui voglio un bene dell’anima per quello che ha dato tutta la stagione: sta diventando un gran giocatore! Comunque sicuramente in caso che domenica ci fosse stata questa gara tre credo che saremmo andati a Monteroni armati ancora più di rabbia per conquistare la vittoria!
Il traguardo è vicino, coach, società e tifosi vi chiedono un ultimo sforzo, premesso che la stagione è fin da ora da incorniciare. Come si suol dire: comunque vada…sarà un successo?
Sì comunque vada sarà un successo! Può andare bene il più delle volte ma scusa la mia sfacciataggine e presunzione, ma io credo molto nella squadra, nell’allenatore e in tutta la società e nelle persone che ci seguono. Devo aprire una parentesi per dire due parole su Alessandro Franci che ha cominciato a seguirci da non molto tempo, ma è e sembra sempre stato uno di noi: grande Sandrone! Chiusa parentesi. Per concludere volevo solo dire che questo anno la serie D ce la vogliamo prendere, se perdiamo sarà solo perché gli altri sono stati molto più forti di noi, ma dovranno sudare sette camicie!
Parola di Capitano!
Andrea Pontremoli
Ufficio Stampa Asinalonga Basket